mercoledì 21 giugno 2017

Recensione "La profezia dell'armadillo" di Zero Calcare!

Ciao a tutti cari lettori, come state?
Finalmente l'estate è arrivata! Innanzitutto ci tenevo ad augurare un "in bocca al lupo" a tutti coloro che hanno incominciato gli esami... forza e coraggio ragazzi.
Oggi ho deciso di portarvi una recensione, come probabilmente avrete letto dal titolo, di una graphic novel. La prima realizzata, più precisamente, dal celebre fumettista italiano: ZeroCalcare.
Vi lascio qui il link al suo sito perché trovo che le sue tavole siano bellissime e meritino supporto:
http://www.zerocalcare.it/ ma soprattutto dare un'occhiata al suo blog è utile, secondo me, per comprendere al meglio i suoi lavori.


Caratteristiche del libro:
                                    Titolo: La profezia dell'armadillo
Stand alone, artist edition
Autore: ZeroCalcare
Editore: Bao Publishing
Pagine: Non conteggiate
Prezzo: 18.00euro.
Data di pubblicazione: 2017









"Si chiama profezia dell'armadillo qualsiasi previsione ottimistica fondata su elementi soggettivi e irrazionali spacciati per logici e oggettivi, destinata ad alimentare delusione, frustrazione e rimpianti, nei secoli dei secoli, amen."


La storia scorre avendo come filo conduttore principale la perdita di Camille, amica d'infanzia di Zero, nonché sua grande cotta. Questo filo però si dirama attraverso tante piccole storie autobiografiche dell'autore, che ci raccontano sopratutto scorci della sua crescita e della sua visione dei problemi nell'affrontarla. Sicuramente la bravura dell'autore sta nell'alternare i sentimenti del lettore nel corso delle vicende. L'ironia, la consapevolezza, la nostalgia e il rimorso (per certi versi) sono le emozioni chiave che proverete leggendo questo fumetto. L'autore è stato capace, attraverso la personificazione dei suoi più interiori pensieri (l'armadillo), ad esternare le insicurezze, le paure di un adolescente a livello universale.
A rappresentare sé stesso non c'è, però, solo l'armadillo, ma diversi personaggi, appartenenti ad ambienti letterari, cinematografici e, chi più ne ha più ne metta, che attraverso stereotipi classici, rappresentano a 360 gradi l'animo del protagonista.
Tra le false righe di grosse risate che velocemente faremo nel corso della lettura, ci saranno anche riflessioni su tante amare verità che Calcare ci comunica  siano presenti in ognuno di noi.
Tutto sommato quindi la storia è intima, semplice e riflessiva... proprio quelle che piacciono a me e che penso piacciano un po' a tutti.
"Ricordati sempre di ricordare"

Io ho acquistato "l'artist edition", l'edizione più recente e rivisitata, pubblicata da BAO, che oltre ad aver ingrandito le dimensioni dei fogli permettendo alle tavole di essere risaltate, introduce anche una piccola storia iniziale in rosa, bianco e nero, che dovrebbe fare da tramite tra questa storia e l'ultima in uscita del fumettista.

In sostanza non penso ci sia altro da dire, vi consiglio di dare una possibilità al fumetto perché la sua freschezza e i suoi insegnamenti conquistano. Vi consiglio anche di dare un'occhiata al blog di Zero, per avere una visione completa del suo percorso, sia per quanto riguarda questo fumetto, sia per tutti gli altri.

Io vi mando come al solito un grosso abbraccio, spero come al solito di avervi dato suggerimenti utili e alla prossima!
                        
                                                                                                                           -Mars <3

lunedì 5 giugno 2017

Le letture del momento!

Buonasera a tutti cari lettori, come state? ^^
Finalmente, poco a poco stiamo arrivando alla fine della scuola. Non vedo l'ora...è stato un anno davvero difficile e stressante, ma penso lo sappiate già :)
Ad ogni modo oggi nuova rubricaaa.
Ho deciso infatti di parlarvi ogni qualvolta ne avrò voglia e in modo molto tranquillo e rilassato, magari una volta alla settimana: delle letture che sto facendo, dei miei pareri in modo molto rapido e della mia tbr volta per volta.
Vi piace l'idea?
Dunque, ultimamente ho letto una graphic novel che mi ha lasciata davvero senza parole, meravigliosa.
"Persepolis" di Marjane Satrapi. Purtroppo il prezzo è parecchio elevato a mio avviso (24 euro per la Rizzoli Laterza) , ma posso dirvi che l'edizione è integrale e contiene tutte e quattro le differenti sezioni, parti con i vari episodi.



Persepolis è la storia autobiografica dell'autrice, una storia che ci racconta quattordici anni della sua vita, il periodo pressocché della sua adolescenza. A tratti in modo crudo, a tratti davvero sagace, fresco e soprattutto ironico (una cosa che ho amato alla follia) ci racconta della guerra in Iran, del duro regime che via via andava affermandosi, delle pessime condizioni della donna, delle ribellioni comuniste e delle rivoluzioni negli anni '80. Il volume racconta anche l'influenza della religione, l'aggancio di essa con il potere, lo sfruttamento delle tradizioni e dell'ignoranza comune. Ma non solo...racconta anche dei pregiudizi, dei comportamenti stupidamente estremi degli occidentali in vista di una ragazza iraniana nella propria società. Temi a dir poco di tutti i giorni, attualissimi. I disegni sono stati semplici, ma concisi. Davvero...mi piacerebbe parlarvi più approfonditamente di ciò cje riguarda questo libro, ma per ora non posso fare altro che consigliarvelo e di dirvi che, a mio avviso, dovrebbe essere obbligatorio, soprattutto per i giovani, perché illumina davvero su temi importanti, in modo non troppo complicato.

Proprio oggi pomeriggio invece ho cominciato "Percy Jackson- Lo scontro finale" ultimo capitolo della prima pentalogia sugli dei dell'olimpo di Rick Riordan. Che dire, siamo giunti ormai alla battaglia decisiva, devo dirvi che ho aspettato un mese prima di prendere tra le mani questo romanzo, perché ero e sono davvero in ansia per quello che potrà accadere. I primi capitoli piombano subito al punto cruciale: la guerra che ormai purtroppo è scoppiata. Non posso dirvi altro perché, essendo l'ultimo volume della saga, farei grandi grandi spoiler. Quindi non posso far altro che incrociare le dita...e sperare che non muoia nessuno che mi stia troppo a cuore (...)

E voi, cosa state leggendo di bello in questo periodo? Fatemelo sapere qui sotto con un commento e fatemi sapere se avete affrontato uno di questi due titoli!
Io vi mando uno stritolamento forte as always, un grande bacio. Ci si sente presto,
                                                                                                                       -Marta <3

lunedì 8 maggio 2017

Le nostre anime di notte, Kent Haruf

Buon pomeriggio cari lettori e bentornati sul mio blog.
Sì, l'ultimo mio articolo risale a parecchio tempo fa...chiedere scusa mi appare una cosa inutile perché il vero motivo per cui non ci sono stata è stato semplicemente la mia mancanza di volontà.
Sono del parere che sia meglio portare avanti una cosa per bene quando si ha il piacere di farla, piuttosto che arrancare e improvvisare obbligandosi a scrivere. Dettò ciò per tutte quelle persone che hanno sentito la mia mancanza (probabilmente nessuno #sadstory) oggi sono qui per portarvi una recensione di un volume terminato da poco, che ha parecchio mosso qualcosa nel mio piccolo cuoricino.
Il titolo in questione è "Le nostre anime di notte" di Kent Haruf. E' piuttosto difficile parlare di questa storia senza sminuirla, ce la metterò tutta.

Caratteristiche del libro:
Titolo: Le nostre anime di notte
Stand alone
Autore: Kent Haruf
Editore: NN Editore
Pagine: 166
Prezzo: 17.00euro.
Data di pubblicazione: 2017

Trama:
È nella cittadina di Holt, Colorado, che un giorno Addie Moore rende una visita inaspettata al vicino di casa, Louis Waters. I due sono entrambi in là con gli anni, vedovi, e le loro giornate si sono svuotate di incombenze e occasioni. La proposta di Addie è scandalosa e diretta: vuoi passare le notti da me?

Inizia così una storia di intimità, amicizia e amore, fatta di racconti sussurrati alla luce delle stelle e piccoli gesti di premura. Ma la comunità di Holt non accetta la relazione di Addie e Louis, che considera inspiegabile, ribelle e spregiudicata. E i due protagonisti si trovano a dover scegliere tra la propria libertà e il rimpianto.

Prima di qualsiasi altra cosa ci tenevo a fare una considerazione sullo stile di scrittura dell'autore. Semplice ed intenso allo stesso tempo sono aggettivi riduttivi per descriverlo. Ci viene presentato fin dal primo rigo ciò che succede, è successo e deve succedere e subito ci sentiamo partecipi della vicenda.
E' un racconto notturno, una storia di due anime sole che arrivate ad un certo momento verso la fine delle loro vite decidono che sia arrivato il momento di fondere sé stessi con qualcun altro, E dall'unione di Addie e Louis, fidatevi, questo intrecciarsi di spirito crea qualcosa di meraviglioso. Non è un'amicizia, non è neppure un amore: è qualcosa di inspiegabilmente immortale.
Louis ogni notte circa va a casa di Addie, si corica a letto con lei, le luci vengono spente e i due parlano, condividendo tutto ciò che avrebbero voluto avere e ciò che si aspettavano sarebbe accaduto, ma che non è avvenuto, le cose belle e le inquietudini che li hanno accompagnati prima del loro incontro.

<<Chi riesce ad avere quello che desidera? Non mi pare che capiti a tanti, forse proprio a nessuno. E' sempre un incontro alla cieca tra due persone che mettono in scena vecchie idee e sogni e impressioni sbagliate. Anche se, ripeto, questo non vale per noi due. Non in questo momento, non oggi. >>

Il libro è che caratterizzato da frasi semplici e discorsi diretti, senza la presenza delle virgolette. Ci sono più o meno tre pagine per capitolo con un font abbastanza comprensibile. Consiglio infatti la lettura di questo romanzo per tutti coloro che vogliano rilassarsi un po', leggendo qualcosa di non troppo impegnativo, ma carico e importante dal punto di vista delle emozioni e dei sentimenti. Insomma un grande pezzo della letteratura americana calmo, ma profondo.
Perché è la calma quella che porta avanti tutto il filo conduttore del romanzo e dona un senso di serenità e piacere nel vedere la relazione spirituale dei due anziani rafforzarsi lentamente sempre di più.

La cittadina dove abitano, Holt, condanna il loro rapporto, non trovandolo comune. E questo rappresenta secondo me la reazione della società praticamente mondiale di fronte a qualcosa di insolito, per quanto in realtà normale possa essere. Addie e Louis però, fino alla fine della loro storia insieme, se ne fregano di tutto e tutti e dimostrano una saggezza, specie dal lato di lei, molto grande.
L'incipit della trama rilasciato dalla casa editrice ci dice:

i due protagonisti si trovano a dover scegliere tra la propria libertà e il rimpianto

Beh secondo me nessuna delle due cose viene scelta, ma vi lascio giudicare e capire il perché invitandovi a leggere il romanzo.
 “Tu hai paura di morire? (Addie a Louis)
Il libro è stato dedicato a Cathy, moglie dell'autore, dettato dalla voce del suo amore per lei e fu concepito in quarantacinque giorni. Possiamo solo immaginare quindi la straordinaria bravura dello scrittore di fronte ad un testo del genere...
C'è anche una presenza indiretta dell'autore che verso la fine del libro cita in modo quasi impercettibile i suoi precedenti romanzi, per questo in genere si consiglia di leggerli prima di questo, ma a mio parere si può fare anche il contrario. (cosa che farò io nella mia ignoranza shh)

 E NIENTE, spero di essere stata il più completa possibile nelle mie brevità (come ben sapete sono se mi conoscete, sempre per pigrizia lol). Spero soprattutto di avervi invogliato alla lettura di questa perla dalla bellissima copertina. 

Ci si risentirà,  uno stritolamento forte forte, Mars. <3

lunedì 27 febbraio 2017

Un intenso viaggio verso il "porto proibito"!

Buongiorno a tutti cari lettori, come state?
Finalmente le tanto attese vacanze di carnevale sono arrivate e quindi, con mia grande gioia è arrivato anche un po' di meritato riposo. E' bello avere questi giorni (anche se pochi) da dedicare a me stessa, per organizzarmi un attimino su varie cose, anche inerenti al blog e quindi a voi.
Ad ogni modo ho già affrontato due meravigliose letture tra ieri e oggi e non vedo l'ora di parlarvene.
Oggi, tanto per cominciare, vorrei parlarvi di una delle pochissime graphic novel che ho letto fino ad ora. Sto parlando del "Porto proibito" di Teresa Radice e Stefano Turconi.


CARATTERISTICHE DEL FUMETTO:

Titolo: Il porto proibito
Artist Edition #1
Autore: Teresa Radice, Stefano Turconi
Editore: Bao Publishing Editore
Pagine: 319
Prezzo: € 27,00- circa 22 se preso online.
Data di pubblicazione: 3 novembre 2016
L'artist edition è una versione successiva alla prima edizione originale del fumetto. E' infatti con una copertina diversa, con un'impaginazione molto più grande delle tavole e con delle pagine finali a colori circa l'origine della realizzazione del volume e contenuti speciali su attrezzature marinaresche(?), personaggi e vario. Costa leggermente di più, ma secondo me vale abbastanza più della prima.

TRAMA:
"Nell’estate del 1807, una nave della marina di Sua Maestà recupera al largo del Siam un giovane naufrago, Abel, che di sé ricorda soltanto il nome. Diventa ben presto amico del primo ufficiale, facente funzioni di capitano perché il comandante della nave è, a quanto pare, scappato dopo essersi appropriato dei valori presenti a bordo.
Abel torna in Inghilterra con l’Explorer, e trova alloggio presso la locanda gestita dalle tre figlie del capitano fuggiasco. Ben prima che gli possa tornare la memoria, però, scoprirà qualcosa di profondamente inquietante su di sé, e comprenderà la vera natura di alcune delle persone che lo hanno aiutato".

Non rende assolutamente giustizia secondo me rispetto a quanto grande sia la storia effettiva, quanti contenuti contenga e quanto trasmetta.
"Il porto proibito" è una storia d'amore, di passione, di solitudine, di pregiudizi, di vendetta.
Riprende molto bene i canoni di un romanzo marinaresco dell'800 ma con uno stile fresco e originale.
A tratti allegro, a tratti malinconico, è un fumetto che parla attraverso poche vignette di sentimenti davvero profondi che colpiscono fin da subito il lettore a cominciare dalla prima pagina fino all'ultimissima, dove come bambinotti piangiamo col cuore trasognante ed innamorato.
L'amore, la vendetta, il "cercare di dare un senso alla propria vita" sono i temi fondamentali, che appaiono molto attuali e comuni seppur ci troviamo in un contesto del passato.
E' una storia curata nei minimi dettagli, sia al livello dei disegni (minuziosi e precisi), sia al livello di trama, di psicologia, di ambientazioni e sensazioni. Per dirvene una, le canzoni dei marinai, la musica del violino, della voce, delle mani e dei piedi che ci accompagna per tutto il  corso delle pagine, rendendoci il tutto ancora più reale, più coinvolgente,
Ebbene, sapete bene ormai che le storie che mi piacciono di più sono quelle che mi permettono di staccare completamente da ciò che mi circonda e immergermi in un altro mondo, Dire che è stato così per questa storia è quasi riduttivo. Bella, bella, bella.

Il Porto Proibito vi farà innamorare, vi trascinerà nella sua atmosfera misteriosa e carica di emozioni. Vi innamorerete ingenuamente del mare, riscoprirete piccoli frammenti di letteratura e poesia inglese grazie a riferimenti ad autori come Coleridge, Blake e Wordsworth.
L'edizione come vi ho già  detto è curatissima, antichizzata, come un volume da vecchia biblioteca o da volume che potreste facilmente ritrovare a bordo di una nave ottocentesca, con tanto di mappature e appunti. Alla fine inoltre, ci sono (oltre ai disegni a colori e di approfondimento come vi ho detto prima), una playlist di bordo, creata dagli autori stessi come colonna sonora della lettura e tutti i riferimenti di musica classica e non, e letterari.
Adoro.

Sì, se non si fosse capito vi sto praticamente obbligando a leggere "il porto proibito" perchè secondo me merita davvero tanto, per tutti questi piccoli accorgimenti (che colpiscono subito gli occhi di un lettore comune, ma anche attento e pretenzioso).
Qualcuno di voi lo ha letto, cosa ne avete pensato? Fatemelo sapere qui sotto in un commento, magari potrebbe essere occasione di sfogo comune e valvola di scleri! xD
Io come al solito spero che la mia breve recensione vi sia piaciuta, vi abbraccio forte e invito alla lettura del prossimo articolo, spero in uscita a breve. (promesse che come al solito vanno dolcemente a farsi fottere sigh).
A presto,
-Mars <3

"Mettimi come sigillo sul tuo cuore, come sigillo sul tuo braccio; perché forte come la morte è l'amore. Le grandi acque non possono spegnere l'amore, né i fiumi travolgerlo."

domenica 19 febbraio 2017

Recensione "La bussola d'oro"!

Salve a tutti miei cari lettori e buona domenica! Come state?
Purtroppo a causa di impegni scolastici (quando mai) non sono riuscita a pubblicare l'articolo di s. Valentino che avevo in programma e mi dispiace davvero tanto.
Ad ogni modo oggi, più carica che mai, ho per voi la recensione di uno dei libri fantasy più belli che ho letto e che dopo tanti anni è riuscito ad appassionarmi e sorprendermi.                                    
Sto parlando della "Bussola d'oro"di Philip Pullman, primo libro della trilogia "queste oscure materie" da cui poi è stato tratto un omonimo film che però non ho ancora avuto occasione di vedere.



         CARATTERISTICHE DEL LIBRO
Titolo: La bussola d'oro
Queste oscure materie #1
Autore: Philip Pullman
Editore: TEA
Pagine: 352
Prezzo: € 10,00
Data di pubblicazione: 2013
La copertina e in generale l'edizione mi piacciono tantissimo quindi il rapporto qualità-prezzo, secondo me, è super valido.
TRAMA
"Lyra vive al Jordan College di Oxford. Ma il mondo di Lyra è ben diverso dal nostro. Oltre l'Oceano c'è l'America, ma lo stato più importante di quel continente si chiama Nuova Francia; giganteschi orsi corazzati regnano sull'Artico; lo studio della natura viene chiamato "teologia sperimentale". E soprattutto ogni essere umano ha il suo daimon: un compagno, una parte di sé, di sesso opposto al proprio, grazie al quale nessuno deve temere la solitudine. Ma questo mondo sta per attraversare un periodo critico: nella luce misteriosa dell'Aurora Boreale cade una Polvere di provenienza ignota, dalle proprietà oscure. Uomini di scienza, autorità civili e religiose se ne interessano e ne hanno paura. L'intrepida Lyra, a soli undici anni, si ritrova al centro degli intrighi e, quando intuisce segreti pericoli ed inquietanti, decide di andare alla ricerca della verità grazie anche all'aiuto di una sorta di bussola d'oro, che serve appunto a misurarla, quella verità..."

"La bussola d'oro" è una storia ricca di avventure, misteri e tanta fantasia. Ho adorato lo stile di scrittura dell'autore perché mi ha permesso di immedesimarmi perfettamente nella storia, di immaginare i luoghi, sentire i profumi...
Ci troviamo in un mondo molto simile al nostro, ma con delle caratteristiche e delle usanze che ci fanno pensare sia per certi versi più arretrato, più antico.
Il personaggio di Lyra è un personaggio che si fa amare fin da subito. Una ragazzina intrepida e carica di coraggio, un po' ingenua, ma ricca di valori e volontà di darsi da fare. E' un personaggio che matura parecchio nel corso della storia e nel quale mi ci sono rivista molto per l'animo ribelle. Lyra, infatti, nonostante sia una ragazza di natura aristocratica, educata per tutta la vita in Accademia al fine di diventare una perfetta signorina, riserva dentro di sé un animo ribelle, carico di energia e praticamente per niente proiettato all'eleganza e all'etichetta classica. Fin dalle prime pagine infatti possiamo conoscere la curiosità del personaggio, che lo porta a disobbedire e a fare cose non permesse come per esempio saltare sui tetti del Jordan con il garzone Roger, correre e giocare alla guerra per tutta la città con ragazzini principalmente di sesso maschile, oppure entrare in luoghi proibiti e oscuri. per il piacere di sapere.
Lyra e Roger sui tetti del Jordan. 
Immancabili sono le creature e i mondi fantastici, da streghe volanti a orsi corazzati, che si incastrano in modo naturale con  la realtà degli umani e dei daimon. I daimon sono l'invenzione che più mi è piaciuta di Pullman. Rappresentano l'anima di chi li possiede attraverso varie forme animali. Il rapporto degli umani con i loro daimon e fortissimo, qualunque sentimento provato da uno è provato anche dall'altro e la mancanza di uno provoca la morte dell'altro. Nessuno può vivere senza il proprio compagno. I daimon dei bambini possono cambiare forma a seconda della loro volontà e delle circostanza, mentre una volta arrivato il periodo dell'adolescenza e quindi piano piano una volta arrivato il periodo dell'età adulta, ciascun damon si "congela" in una forma unica che caratterizza pressocchè il carattere del loro padrone.

"La bussola d'oro", secondo me, può essere sia una bellissima favola per bambini che un'interessante e avvincente storia per adulti n quanto l'autore è riuscito ad inserire elementi particolari e domande attualissime, che ciascuno di noi ancora oggi nel nostro mondo si pone.
Uno di questi ad esempio può essere la presenza di altri mondi, con relativi esseri viventi sparsi per l'universo. Ho trovato affascinanti le analisi filosofiche e fisiche sulla Polvere e sul cosmo. Altro concetto, attualissimo, la presenza e la lotta tra il bene il male e l'influenza che può avere la Chiesa nella società. Molto forte è anche lo studio dei rapporti umani, con conseguenze positive o negative. L'abbandono, il tradimento, l'amore, sono elementi caratterizzanti nella storia.
In generale, davvero un bel libro, che consiglio a tutti tutti. ^^
Bene non voglio dirvi nient'altro, voglio che ciascuno di voi abbia la possibilità di gustarsi questa storia come ho fatto io, a scatola chiusa. Ho già letto il secondo volume "La lama sottile", che probabilmente mi ha preso ancora di più e appena il corriere si decide ad arrivare (lol) affronterò anche l'ultimo volume "Il Cannocchiale d'Ambra" ...non sto più nella pelle! Vi farò sicuramente sapere prossimamente con un resoconto generale della saga, che spero non mi deluda proprio sul più bello, che ne dite?

E voi? Quale bella lettura avete avuto occasione di fare nell'ultimo periodo? Fatemi sapere con un commento qui sotto!
Un enorme abbraccio accompagnato da tutto il mio affetto,
-Mars <3

domenica 5 febbraio 2017

Jamie Fraser, l'uomo per eccellenza

Buongiorno a tutti miei cari lettori e felice domenica, come state?
Oggi, come già vi avevo preannunciato, avrò il piacere di parlarvi di un forte e affascinante guerriero scozzese dai ricci capelli rossi. Di chi sto parlando penso ormai lo abbiate benissimo capito: Jamie Fraser, protagonista maschile della saga di libri Outlander, scritta da Diana Gabaldon e dell'omonima serie tv.

Non mi soffermerò sul suo aspetto fisico che, per quanto gradevole possa essere, copre quelle che secondo me sono le vere e importanti qualità che rendono così interessante questo personaggio.
AVVISO per chiunque non abbia visto almeno la prima stagione della serie o non abbia almeno letto il primo dei libri, non consiglierei di leggere questo articolo perché descriverò il mio punto di vista sulla figura di Jamie basandomi su fatti e scene presenti nel corso della storia.
James, detto Jamie, è un ragazzo scozzese del clan MacKenzie, prossimo erede al trono nella scala di successione. 
Fin da subito, nel primo incontro con Claire, ci viene presentato come un coraggioso bellico, che non ha paura della guerra e di ciò che ne comporta. Nel corso delle vicende ci risulta facile capire che rispetto a tanti altri uomini del suo tempo, Jamie rispetta un suo codice fondato sull'onore, sulla giustizia e sulle cattive "cicatrici" che lo accompagnano dal suo passato. Jamie, come ci viene descritto dall'autrice, è il modello ideale di Uomo con la u maiuscola.
Egli infatti non è solo forte e coraggioso, ma è anche empatico, galante, furbo e con un grande cuore. 
Una delle caratteristiche che probabilmente apprezzo di più del personaggio è la sua costante volontà nell'aiutare chi si sente in difficoltà e di proteggere chi necessita protezione, indipendentemente da tutto (ci basti ricordare la sua grande voglia di proteggere Claire all'inizio della storia, nonostante non sapesse chi fosse, e la sua bravura nel farle compagnia vedendola spaventata e senza persone a cui aggrapparsi). Jamie è un ragazzo molto legato alle tradizioni del suo clan, all'onore che il suo posto in esso comporta (ricordiamo le litigate e le prese di posizione su Claire in certe situazioni) e soprattutto alla sua famiglia. E' un uomo che, secondo volere dell'autrice, sfida sempre sé stesso spingendosi in molte situazioni al limite dei limiti. E' anche carico di senso dell'umorismo e di ironia, che pensa anche al divertimento e che ogni tanto si lascia andare. E' un uomo che impara ad amare e che matura tanto sotto questo punto di vista (ricordiamo quanto lo abbiamo odiato all'inizio nel suo stare al gioco con la giovane biondina del clan e di quanto lo abbiamo amato in seguito al matrimonio con Claire). Arriva a non aver paura di fare autoironia su se stesso davanti a lei (da qui possiamo anche evincere la sua scarsa autostima), né di aprirsi a lei rivelandole più di una volta i suoi sentimenti.
 “Your face is my heart Sassenach, and the love of you is my soul”

A proposito di matrimonio, quante di voi ricordano quanto si è fatto in quattro per poterlo rendere speciale per Claire? Nonostante fosse stato forzato e preteso da suo zio per faorire la sua  protezione e incolumità, Claire non aveva la benché minima intenzione di sposarlo. Jamie, comprensivo, cerca di rendere il momento che aveva aspettato per tutta la vita, nonostante tutto, il meno peggior possibile per la donna (procurandole l'abito, l'anello forgiato eccetera eccetera) e con questo il personaggio ci mostra il suo lato sensibile e romantico. Timido, anche, di fronte all'inevitabile consumazione alla sera.

Non sto poi a parlare delle innumerevoli volte in cui armato di niente, Jamie si sia buttato (rischiando la vita) in situazioni estremamente pericolose per la salvaguardia di sua moglie. 

La scena che probabilmente ho amato alla follia e per la quale ho versato le peggio lacrime (lol) è stata quella in cui Jamie, una volta venuto a conoscenza della storia di sua moglie, la conduce a Craigh Na Dun liberandola dal loro matrimonio e permettendole di andarsene. Le sue parole d'addio pronunciate con il tono di uno che conosce la verità e che conosce la felicità della donna che ama in un'altra epoca con un altro uomo mi hanno spezzato il cuore e mi hanno fatto capire quale enorme ne abbia lui. Mettere da parte sé stessi per amore degli altri è la più bella caratteristica (a mio parere) di questo personaggio.

In conclusione posso dire che quindi Jamie è un'enorme quantità di cose, opposte e a volte incoerenti tra loro, a volte è ingenuo, a volte è serio e consapevole di cosa deve fare e per chi. Probabilmente senza la sua figura la serie non sarebbe la stessa e personalmente io non l'apprezzerei come ho fatto e come continuerò a fare.

E voi, cosa ne pensate di questo personaggio? Quali sono state le sue "scene madri" che più vi sono rimaste nel profondo? Fatemelo sapere con un commento!
Io spero che ciò che ho scritto vi sia piaciuto. Mi solo lasciata trasportare dalla valanga di pensieri che avevo in testa e che mano mano, nel mentre della scrittura, mi sono venuti fuori. E credo che vada bene così, perché tutto rappresenta anche un po il mio io e il mio modo di vedere le cose.
Io vi mando un grosso abbraccio come al solito e vi invito a non perdere le altre tappe del Blog tour- Il mio nome è Jamie, con gli articoli delle mie fantastiche colleghe. A presto!
-Mars

mercoledì 1 febbraio 2017

Il mio nome è Jamie- Corbaccio Editore

Buon pomeriggio a tutti cari lettori, come state? 
Oggi è giovedì ed io sono particolarmente felice di segnalarvi, con delle speciali colleghe blogger, un'uscita altrettanto speciale nell'ambito libresco!
Proprio oggi per la Corbaccio Editore esce "Io sono Jamie" di Diana Gabaldon, autrice della saga Outlander. Ebbene si, con grande gioia da parte di noi lettrici italiane e fan dell'omonima serie tv è stato finalmente tradotto questo speciale volume che tratta della vita e delle avventure di Jamie Fraser, protagonista della serie Outlander, prima del suo incontro con Claire.

Caratteristiche del romanzo:

Il libro è appunto edito dalla Corbaccio editore, in un'edizione semplice e accurata, con copertina rigida e sovraccoperta. Conta 128 pagine per un prezzo di 12 euro (a mio avviso ci sta, ci sta tanto e non vedo l'ora di averlo tra le mie mani xD)


Trama:
"1740: Il giovane Jamie Fraser, orfano di padre ucciso dagli inglesi e a sua volta ferito, ha lasciato la Scozia e sta andando in Francia con l’amico Ian Murray per raggiungere un gruppo di mercenari. Entrambi hanno delle ottime ragioni per stare lontani dalla loro patria ed entrambi, nonostante facciano di tutto per rimediare alla situazione, sono ancora vergini. E così, quando un medico ebreo li recluta per portare due tesori a Parigi, entrambi accettano con entusiasmo: uno è una rarissima e preziosissima Torah, l’altro è la splendida nipote del medico, Rebecca, destinata a un matrimonio combinato. Jamie e Ian si innamorano a prima vista di Rebecca, ma dovranno mostrarsi molto cauti perché non sanno veramente con chi hanno a che fare…
Suspense, avventura, storia e amore: tutti gli ingredienti di Outlander in una splendida storia di amicizia e fratellanza che ha come protagonisti i giovani Jamie Fraser e l’amico Ian Murray."



Questo è tutto! Siete anche voi curiosi di riimmergervi nel mondo della Gabaldon scoprendo qualcosa in piu' del nostro amato Jamie? Fatemelo sapere in un commento! Io intanto vi indirizzo a leggere gli articoli appositi delle mie altre colleghe per il blog tour da noi creato in occasione dell'uscita di questo tanto atteso volume!
Vi mando un abbraccio enorme come al solito e ci sentiamo presto con la mia tappa assegnata, vi aspetto il 4 Febbraio!
-Mars <3


le varie tappe